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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

Quando il calcio è fratellanza. When soccer is brotherhood

Qualche giorno fa ero a Berlino. Dormivo in un ostello a pochi passi dalla non bella ma mitica e affascinante Alexander Platz, Alex per i berlinesi, al confine tra il quartiere di Mitte e quello di Prenzlauer Berg. Negli ostelli del Nord Europa si respira una bella atmosfera, un misto di asilo e college universitario. Gli ostelli creano una identità forte e un senso di appartenenza ai suoi visitatori. Sono economici e offrono ottimi servizi. Ti capita di dormire in delle camerate anonime piene di gente di tutto il mondo, con gli inglesi che vanno al bagno scalzi, si fanno la doccia, si vestono e si rimettono a letto con le scarpe. Tutti si salutano, basta un «Hi» o un «Hallo» per iniziare a fare amicizia. Nello stanzone dove dormivo, una eightbedsroom, la mattina mi sveglio e trovo un ragazzo inglese che si è appena levato su dal letto e ha già indossato attorno al collo la sciarpa del Queens Park Rangers, squadra di Londra che milita nella Championship, la serie B inglese. Iniziamo