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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

Come le racconta lui...

A Buenos Aires tutti dicono di averlo visto esordire con la maglia dell'Argentinos Juniors. Non credete loro. Ma se vi dicono che quando segnò agli inglesi partendo da metà campo, tutti guardarono il gol alla televisione ascoltando la radio, non vi stanno prendendo in giro. Gli argentini le partite le guardano così: tv senza volume e radio accesa. Perchè come le racconta lui le partite, non lo fa nessuno. Signore e signori, ecco a voi Victor Hugo Morales...

Il Bambolotto e il Pazzo

Un pomeriggio soleggiato illumina lo Stadio Monumental di Buenos Aires. Il vento lieve che spira dal Río de La Plata completa la giusta cornice per il superclásico che vede scontrarsi il River Plate e il Boca Juniors. Stati d’animo diversi per i due club più importanti d’Argentina. Il River è in grave crisi (sulla panchina dei millionarios siede da poco Leo Astrada dopo l’addio de el Pipo Gorosito), ha vinto una sola gara fino ad ora ma il pubblico gli riserva una accoglienza degna dell’importanza dell’incontro e della storia del club. Il Boca dopo un inizio stentato ha ingranato la marcia giusta. Il biglietto da visita de el equipo de la ribera sembra incoraggiante: tre vittorie consecutive, un Riquelme che cresce di partita in partita (se ne accorgerà Maradona?) e el Loco ( il Pazzo ) Palermo che sembra non voler mettere fine alla sua splendida carriera. Scendono per prima sul terreno di gioco el Burrito ( l’Asinello ) Ortega e compagni. Un paio di minuti per salutare il pubblic

Los negros con los negros

Parla il giornalista argentino Alejandro Dolina, commentando le reazioni dei media argentini alle dichiarazioni di Maradona dopo la vittoriosa partita della selección contro l'Uruguay. Un día como hoy pero ayer el Negro Dolina sale a bancar al Negro Maradona ante la indignación de una oyente indignadísima con las indignantes declaraciones del indigno negro que indignamente, dirige nuestra selección nacional. La reproducimos aquí, aunque la encontramos acá: Una oyente dice: 'Estimado Dolina, ¿ya no defiende más a Maradona? ¿O acaso ya no hay ningún Sargento Cruz? Vea: Ud. ayudó a alimentar al monstruo que tan bien nos hace quedar ante la prensa mundial. Cordialmente. Ingrid Hammer'. Mi respuesta es SÍ. Yo he resuelto -después de un extravío- bancar a Maradona en esto. ¿Sabe por qué? Por personas como usted. La indignación burguesa que sucedió al exabrupto de Maradona fue totalmente patética y asqueante. Un mundo totalmente hipócrita, el mundo de la radio, donde se escucha es

La primula nera

Tratto da www.liberaradio.it Il racconto di Paolo Bellini, uomo misterioso al centro delle trame più nere e inquietanti della storia italiana, dai primi anni Settanta alla fine dei Novanta: dalla strage alla stazione di Bologna, passando per le bombe della mafia contro i musei e i monumenti del 1993, durante il braccio di ferro tra lo Stato e Cosa Nostra. A far luce su una biografia rimasta a lungo oscura è uscito da pochi giorni il libro di Giovanni Vignali, La Primula Nera, pubblicato da Aliberti Editore. Intervista a cura di Jonathan Ferramola.

Angeli con la pistola

Foto di Letizia Battaglia La foto è stata acquisita via internet. Nel caso in cui vengano lesi i diritti di qualcuno, rimuoverò immediatamente l'oggetto.

...qualche attimo di paradiso...

« Avevo l'impressione di guadagnarmi qualche attimo di paradiso ogni volta che entravo in area e mi ritrovavo tra due disperati che si credevano macellai e assassini... » Osvaldo Soriano (1943-1997)

La strage di Sant'Alessandro

Fortapàsc , Marco Risi, 2008 Una terribile strage è accompagnata nel film dalla radiocronaca di un Napoli-Verona passato alla storia per uno splendido gol di Maradona da trenta metri. Un giovane con la maglia numero 10 del Napoli fugge per i vicoli stretti di Torre Annunziata. I killer lo inseguono. Sembra sfuggire all'agguato, ma quando il radiocronista annuncia il gol di Maradona, lui è colpito da una valanga di proiettili e cade a terra. Il numero 10 si bagna di sangue. Il giovane è una delle 8 vittime della strage di Sant'Alessandro.

Roma 23, 24 e 25 Ottobre 2009 II^ Edizione degli stati generali dell'antimafia

Tratto da www.libera.it LIBERA da sempre lavora per rafforzare il versante della prevenzione nell'opera di contrasto alle mafie, nella consapevolezza che il solo versante repressivo sia necessario ma non sufficiente. La prima vera risposta al controllo mafioso del territorio è la pratica di cittadinanza e partecipazione che singoli, associazioni e formazioni sociali di ogni genere sono chiamati a costruire e vivere. A tale riguardo nei documenti di Libera spesso si richiama uno dei suoi obiettivi principali: "costruire una comunità alternativa alle mafie", dove vengano riconosciuti a ogni essere umano diritti e non favori, a differenza di quanto avviene nel sistema mafioso, così come è definito nella Carta Costituzionale. La battaglia contro le mafie è quindi necessariamente una battaglia per i diritti sanciti dalla Costituzione. CONTROMAFIE è un percorso di impegno culturale e sociale, uno strumento di lavoro che LIBERA propone periodicamente per offrire progettualità e

La comunione di Pasqualino

Valentino Gionta festeggia sfarzosamente la comunione di suo figlio Pasqualino. Prima dell'inizio del banchetto, c'è un incontro fra capi clan nella cucina del ristorante. Carmine Alfieri porta in dono un orologio d'oro. Giancarlo e il suo amico Rico guardano da lontano sperando di fare uno scoop. La musica classica napoletana non manca. Improvvisamente c'è un bltiz dei carabinieri. Gionta viene arrestato e mentre va via chiede che la musica non si fermi, bacia con ostentato vigore sua moglie. Non siamo in un film di Alfonso Brescia con Mario Merola. Questo è Fortapàsc e il regista è Marco Risi.