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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Un festival dell'impegno, una voce di libertà

Articolo pubblicato su www.articolo21.org I Quartieri Spagnoli di Napoli, Casalnuovo, Ottaviano, San Cipriano d’Aversa, Sessa Aurunca, Castel Volturno. Un elenco di luoghi di cui i media ci restituiscono solo un'immagine dolente, temibile e insanguinata. Realtà in cui i taccuini dei giornalisti e le telecamere delle tv giungono quando i morti superano il livello di tollerabilità del silenzio. Luoghi simbolo della sconfitta quotidiana dello Stato e della convivenza democratica, ma da cui oggi provengono messaggi carichi di concreta speranza. È qui che batte il cuore sano ed energico di una società civile che sa essere segno di rottura, che manda robusti segnali di contraddizione innanzitutto a se stessa e che denuncia il potere della camorra. Questi territori sono in questi giorni (24-30 maggio) il teatro del Terzo Festival dell'Impegno Civile - Terre di Don Peppe Diana . Già Don Peppino, il prete "donnaiolo" della parrocchia San Nicola di Casal di Principe, che nel 19

Paccheri alla camorra nel nome di Don Diana

Mercoledì 19 maggio presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati è stata presentata la terza edizione del Festival dell'impegno civile - Terre di Don Peppe Diana , promosso da Libera Caserta e Comitato Don Peppe Diana . La kermesse, in programma dal 24 al 30 maggio, si svolgerà interamente in territori confiscati alla camorra nei comuni di Napoli, Casalnuovo, Ottaviano, San Cipriano d’Aversa, Sessa Aurunca, Castel Volturno. A sposare il Festival quest'anno sono l' Ente Nazionale Parco Vesuvio , l' Archivio Storico della Canzone Napoletana , Radio Tre Rai , la Fondazione Premio Napoli , la Fondazione Mimmo Beneventano e il Coordinamento Libero Grassi . A presiedere la conferenza stampa c'erano Beppe Giulietti, onorevole e portavoce di Articolo 21 ; Fabio Granata, vicepresidente Commissione Antimafia; Pietro Nardiello, direttore artistico del Festival; Valerio Taglione, coordinatore Libera Caserta ; Isaia Sales, storico della criminalità organizzata; Marcello Ra

Una piacevole agonia

Buenos Aires, Avenida Corrientes Agosto 2009 El humo del cigarillo hizo amarga mi boca y ácida mi saliva. Pareció nublar mi mirada, pero quería que nunca terminara... A.L'.M. Si dice che partire sia sempre un po’ morire. L’ultima notte che ho passato a Buenos Aires, la morte me la sono sentita dentro. Si dice anche che nell’agonia tutto il film della vita ti passi nella mente e davanti agli occhi. Nella lenta agonia della mia permanenza in Argentina, il film dei tre mesi vissuti nella città porteña si materializzò più volte. L’ultima sera andammo a mangiare in Avenida Corrientes, nel ristorante Los Inmortales . Alessandra era indecisa nel come salutare la città. Le opzioni erano tre: porzione di pizza che traboccasse mozzarella da Guerrin , pizzeria genovese aperta nel 1932; un bel bife de lomo o un piatto di gnocchi con il sugo alla bolognese. La scelta era ardua, perché i sapori porteñi ci avevano conquistato. Ci siamo fatti due conti e abbiamo optato per gli gnocchi. A me la p