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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

"È stato il figlio". Considerazioni antropologiche a margine...

Considerazioni antropologiche sul film "È stato il figlio" di Daniele Ciprì: Toni Servillo ricorda Domenico Modugno e Giancarlo Giannini diretto da Lina Wertmüller (si vedano   "Travolti da un insolito destino..." e "Mimì Metallurgico…”); Il personaggio di Masino (Piero Misuraca), riccioluto e maledetto è di chiara ispirazione pasoliniana;  Le bambine che giocano nella degradata piazza   sembrano uscire dalle istantanee di Letizia Battaglia, compresa la scena della morte della piccola Serenella che sembra una sua foto in movimento; Gli anni '80 palermitani segnati dall'apocalisse mafiosa stanno tutti nel cielo plumbeo che (non sempre nel film) avvolge la città, nell'evocare un Nino D'Angelo pre e post fase neomelodica che sembra non guastare (anche se un po’ scontato risulta comunque doveroso), nel richiamare gli sfortunati protagonisti di "Mery per Sempre" e "Ragazzi Fuori", con la locandina del film "Vit