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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Nella morsa di Alfredino

In una notte di fine estate, il 23 agosto del 2016 un sisma colpisce l’Italia centrale (ri)mettendo al centro dell’agenda dei media l’Italia dei borghi e delle contrade. Nelle ore successive al tremolìo della terra, i media sfoderano la loro potenza produttiva e comunicativa. Bramano cartoline dal terremoto, voci e battiti cardiaci aggrappati alla speranza di salvezza, particolari piccoli o grandi che restituiscano il senso della maceria, della distruzione. Nel giro di poche ore il sisma viene consegnato alla storia come “il terremoto dei bambini”. Ancora una volta «i bambini», soggetti «privi di cittadinanza» che «quasi non esistono nella stampa italiana», sono «al centro dell’attenzione (...) solo come vittime» (S. Laffi, 2014). Vediamo piangere per i fanciulli scomparsi, ritrovare voglia di vivere per chi è sopravvissuto fra la polvere e i detriti, celebrandolo come sinonimo di una vita comunitaria che può ricominciare. (Ri)prendiamo consapevolezza di come il salvataggio di un bamb