Il 1992 è un anno che non si può eludere: è un
osservatorio essenziale per guardare anche agli anni ottanta e all’esito
degli anni settanta. È forse necessario chiedersi se in questo percorso il
Palazzo e parti significative del paese non si siano in realtà «avvicinate»,
con quei tratti che Pasolini aveva delineato: lo spregio delle regole, il
crescente disinteresse per i valori collettivi, un privilegiamento
dell’affermazione individuale e di gruppo che considera le norme un impaccio (e
tratta chi le difende come un nemico da sconfiggere o da corrompere). Nel
processo conflittuale che contribuisce di volta in volta a definire l’identità
di un Paese – nel nostro caso, a “fare gli italiani” – l’esito degli anni
settanta e i processi degli anni ottanta hanno lasciato segni non superficiali:
segni destinati a condizionare anche il decennio successivo.
Guido Crainz, Il Paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Donzelli - 2005
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