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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

¡Bravo por Cristina!

Ho tradotto l'articolo ¡Bravo por Cristina! apparso sul sito di informazione Rebelión , scritto da Ángel Guerra Cabrera il 19 Aprile 2012 Evita alle sue spalle e un'ampolla in mano contenente il primo petrolio estratto nella storia argentina. Così CFK ha annunciato il progetto di espropriazione della compagnia petrolifera YPF, controllata dalla spagnola REPSOL La decisione di nazionalizzare il petrolio presa dalla Presidente Cristina Fernández de Kirchner è un passo di fondamentale importanza nella conquista della seconda indipendenza dell’Argentina e di tutta l’America Latina. Il petrolio argentino è stato sotto controllo dello Stato dai tempi del primo governo presieduto da Hipólito Irigoyen fino alla sua privatizzazione, messa in atto dall’ultraneoliberale Carlos Ménem (1992). Il decreto inviato al Congresso da Cristina, la cui approvazione farà affidamento sugli importanti voti dell’opposizione, trasferisce con un esproprio la quasi totalità del

Campo e controcampo

Molto più interessante fu il dibattito successivo. Pasolini stava sul palco, avvolto in un cono di luce. Una giacca bianca da cowboy, gli occhiali scuri, il volto rigato da solchi d'aratro. I suoi interventi erano accolti con applausi isol ati. Spesso dal silenzio. Un'ostilità gentile. A una domanda stupida, che voleva essere provocatoria senza riuscirci, cioè quanto il suo cinema avesse a che fare con la vita (e il sottinteso era poco o niente), Pasolini rispose affermando un concetto che impressionò Stefano: - Il cinema è fatto di campo e controcampo: c'è campo quando la telecamera è rivolta nella stessa direzione degli occhi degli spettatori, controcampo quando succede l'inverso. Il controcampo, alternato al campo, permette allo spettatore, per una sensazione fisiologica, di sentirsi nel vivo di qualcosa -. Lo aveva colpito questa espressione: sentirsi nel vivo di qualcosa . Per essere nel vivo di qualcosa serviva un punto di vista alternativo, spiaz

Stavolta un appello non per Saviano, ma a Saviano

« E tu, caro Roberto Saviano: tu, quand'è che farai sentire un fiato, un sussurro di solidarietà ai nove giornalisti che il signor Giovanni Cosentino intende crocifiggere con una richiesta danni di un milione 200mila euro e la DISTRUZIONE di tutte le copie del volume edito da Centoautori?? Stona il tuo silenzio. Ma io almeno so, io - Giuseppe Crimaldi - che forse è solo un non colpevole ritardo. Eppure ti sarebbe bastato leggere pagina 15 de "Il Giornale" di due giorni fa per capire che una sola riga dettata a una qualsiasi agenzia, o magari in uno dei tanti set che ti ospitano in tv - ci avrebbe fatto sentire meno soli » La frase qui riportata è apparsa sulla Pagina Facebook del libro "Il Casalese - Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro" . Il volume è stato scritto da  Massimiliano Amato, Luisa Maradei, Ciro Pellegrino, Arnaldo Capezzuto, Corrado Castiglione, Peppe Papa, Antonio Di Costanzo, Enzo Senatore e Giuseppe Crimaldi . A

"En el fútbol..."

" En el fútbol se puede dejar de correr, se puede dejar de entrar en juego durante largos minutos, lo único que no se puede hacer es dejar de pensar/Nel calcio si può smettere di correre, si può anche sparire dal gioco per molti minuti, l'unica cosa che non si può fare è smettere di pensare " César Luis Menotti