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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

“Il ladro di bambini” di Amelio è il capolavoro che ci spiega il 1992, anno cruciale per l'Italia

Milano: la città che lo spot dell’Amaro Ramazzotti nel 1985 disegnava come “generosa, positiva, ottimista, efficiente”, come “una Milano da vivere, da sognare, […] da bere”. Una videocamera ci accompagna in una casa sporca e trascurata, incasellata in un grigio caseggiato popolare. Lì vive una famiglia di origine siciliana, composta da una mamma e due bambini. Rosetta (interpretata da Valentina Scalici) ha undici anni e una passione per le canzoni di Nino D’Angelo; suo fratello Luciano (Giuseppe Ieracitano) di anni ne ha nove e il suo cuore batte per l’Inter. Di loro padre non si sa nulla. Per ovviare alla miseria che li tormenta, Rosetta è costretta da sua madre a prostituirsi. Prima del rapporto, invoca sommessamente l’angelo custode. Mentre un cliente si accomoda nella sua camera, vediamo Luciano, malinconico e silenzioso, allontanarsi stringendo fra le mani una carta da mille lire. A rompere il perverso equilibrio familiare, l’intervento di una pattuglia. Da quel momento per Lucian

Nell'antimafia a volte si infiltrano antieroi: ce lo ricorda un serial televisivo

«Se mi dovete fermare, avete due opzioni: o arrestarmi o spararmi». «Se non avessi avuto la scorta, io sarei morta sicuramente». «Ogni volta che metto in moto la macchina chiudo gli occhi. Non si sa mai... si può anche saltare in aria». «Ho dedicato tutta la mia vita a combattere il fenomeno mafioso in Sicilia». Ad esprimersi così, in una sorta di legal reality in sei puntate, sono il giornalista Pino Maniaci e l’ex magistrata Silvana Saguto. Per saperne di più, bisogna andare sulla piattaforma Netflix, dove, da settembre 2021, è disponibile la serie "Vendetta: guerra nell’antimafia", produzione Nutopia-Mon Amour Films e ottima regia a più mani (Ruggero Di Maggio, Davide Gambino, Flaminia Iacoviello, Daniela Volker, Suemay Oram). I protagonisti della “ritorsione” sono proprio loro, il direttore dell’emittente siciliana Telejato e l’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. A fare da interpreti secondari in questa serie categorizzata come crim

Il deserto del carcere

«Io e te, in comune, non abbiamo niente». Così parla l’ispettore Gaetano Gargiulo (Toni Servillo) guardando negli occhi il detenuto Carmine Lagioia (Silvio Orlando). Parole che servono a rimarcare una distanza fisica e morale tra chi è un dipendente dello Stato e chi no, proprio quando i sentimenti di entrambi iniziano ad assomigliarsi. È questo uno dei momenti più acuti e profondi di Ariaferma , l’ultimo film di Leonardo Di Costanzo. Ambientata in un immaginario carcere italiano e realmente girata nell’ex carcere dalla forma panottica di San Sebastiano di Sassari, l’opera è stata presentata nella sezione “Fuori Concorso” del 78º Festival di Venezia (1-11 settembre 2021). L’opinione pubblica ha così potuto misurarsi con le potenti immagini del regista campano ( L’intervallo , L’intrusa ) in un periodo inquieto della storia giudiziaria e istituzionale del nostro paese. Da una parte le agitazioni interne al mondo della magistratura, dall’altra l’emergere delle notizie sulle violenze comm