Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2009

Te recuerdo Amanda...

Te recuerdo Amanda , Victor Jara Victor Jara, cantante popolare cileno, torturato e ucciso nei giorni del golpe militare di Pinochet in Cile (11 settembre 1973). A volte, Víctor, quando la tua voce riempie la sala di casa mia, o quando pulisco i vecchi dischi, uno dei miei figli domanda chi canta, e la risposta è sempre la stessa: quest’uomo che canta è mio fratello ed in ognuna delle mie carezze ci sono anche le sue mani. Luis Sepúlveda

Giù dalla finestra...

Pinelli è infine un simbolo che va al di là del suo tremendo destino. E' la prova che la giustizia non è uguale per tutti: da una parte lo stato coi suoi baluardi da difendere, dall'altra un cittadino senza diritti (...). I baluardi dello Stato non si toccano, la magistratura non si discute (...), la polizia è al di sopra di ogni sospetto, va coperta, va giustificata. (...)Ristabilire la verità sulla sua morte è un dovere politico e morale. Camilla Cederna, Pinelli. Una finestra sulla strage , Feltrinelli, Milano, 1971 Il volo dell'anarchico Pinelli in un disegno di Dario Fo

Una pala di ficodindia...

Verso Corleone, Estate 2008 Il fotografo palermitano Natale Gaggioli [...] si portava sempre dietro una pala di ficodindia, la pianta simbolo d'una Sicilia circondata dal mare, inondata dal sole [...]. Gaggioli arrivava sul luogo del delitto, faceva i suoi calcoli di luce, piantava il ficodindia in prossimità del cadavere. E solo allora «scattava». «Se non facessi così le mie fotografie oltre lo stretto non le comprerebbe nessuno», si divertiva con aria mercantile e divertita. Aveva davvero ragione lui. Una mafia che non fosse anche folklore, che non evocasse i sotteranei bui della leggenda dei Beati Paoli, che non fosse spiegata anche alla luce del clima siciliano o del «temperamento» dei suoi abitanti a chi poteva interessare negli anni '50 o '60? Se fin da allora fosse stata ridotta a ciò che in realtà è sempre stata - sopruso, violenza e delitti - forse l'opinione pubblica italiana si sarebbe subito ritratta inorridita. E avrebbe finito col rimuovere. Saverio Loda

Profezia pasoliniana. Maradona meglio di Franco Franchi.

Telecronaca di Victor Hugo Morales Il sogno di ogni giocatore, condiviso da ogni spettatore, è partire da metà campo, dribblare tutti e segnare. Se, entro i limiti consentiti, si può immaginare nel calcio una cosa sublime, è proprio questa. Ma non succede mai. E' un sogno che ho visto realizzato solo ne I Maghi del pallone da Franco Franchi, che, sia pure a livello brado, è riuscito a essere perfettamente onirico. Pier Paolo Pasolini

Scatti dall'altro mondo

Donna di Tehuantepec, Tina Modotti, Messico, 1929 La foto è stata acquisita via internet. Spero di non ledere i diritti di nessuno. Nel caso, rimuoverò immediatamente l'oggetto.

Blob. I primi vent'anni...

La prima puntata di Blob del 17 aprile 1987, mentre moriva il secondo governo Craxi e nasceva il sesto Fanfani. Caro Blob, tanti auguri per i tuoi vent'anni. Ti seguo da sempre con passione. Ricordi che per l'esame di Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevesivo con il Prof. Maurizio Costanzo (tessera P2 1819) ho presentato una piccola tesina su di te? Ti ringraziavo infinitamente perchè permettevi a me, studente di Scienze della disoccupacomunicazione che odiava la tv, di veder concentrati in pochi minuti il meglio di ciò che era accaduto sul piccolo schermo. Raccontavo la tua nascita all'interno di quella fortunata stagione della neotelevisione di Rai Tre targata Angelo Guglielmi. Purtroppo non so che fine ha fatto quella tesina, ma io ti porto sempre nel mio cuore. Non mollare Andrea

Cos'è l'uomo medio?

Orson Welles interpreta un regista sul set di un film sulla vita di Cristo. Pier Paolo Pasolini nel 1963 girò La ricotta , uno dei quattro episodi di un film dal titolo RoGoPaG . Ogni episodio è stato girato da un regista diverso e le inziali del cognome di ogni autore danno il titolo al film (Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti).

Vignette dell'altro mondo

Non riesco a scrivere ad interpretare bene i fatti in questi giorni. La forza della natura lascia attoniti. La stoltezza dell'uomo fa rabbia. E il terremoto che ci ha trovato così fragili destabilizza le coscienze. Ho dato il mio piccolo contributo di cittadino recandomi con un "convoglio umanitario" nei pressi de L'Aquila. Non ho incontrato nessuno cui regalare un sorriso. Non mi sento a posto con la coscienza. Per nulla. Ma la storia di Vauro è incomprensibile al di là di una bieca logica di censura da parte del governo e del clima di unità nazionale nato dalle macerie del terremoto. A questo proposito pubblico qui una vignetta apparsa in questi giorni su Pagina 12 , quotidiano argentino, quindi pubblicato in un "Paese del Terzo Mondo" che ha ritrovato la libertà e la democrazia da poco meno di trent'anni. Questa vignetta parla dell'ammiraglio argentino Emilio Massera, iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli, uno dei massimi responsabili dell'Es

Il vignettista Vauro sospeso. Ecco il corpo del reato

Il direttore generale della Rai Masi ha valutato "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico" la vignetta di Vauro "Aumento delle cubature". Così il vignettista de Il Manifesto è stato sospeso dalla trasmissione. www.associazionepasolini.org

Infanzia...

Foto di Letizia Battaglia. La foto è stata acquisita via internet. Spero di non ledere i diritti di nessuno. Nel caso, rimuoverò immediatamente l'oggetto.

Raffaele Cutolo

Questa scheggia è tratta dalla puntata di Blu Notte intitolata Storia della camorra . L'autore delle interviste è Giuseppe Marrazzo, padre di Piero Marrazzo, attuale Presidente della Regione Lazio. Marrazzo è stato un grande giornalista di inchiesta. Ha scritto anche Il camorrista. Vita segreta di Don Raffaele Cutolo (Tullio Pironti Editore), in cui narra la storia criminale di Cutolo e della Nuova Camorra Organizzata-NCO , il suo progetto di dare una struttura verticistica alla camorra. Da questo libro è stato tratto il film Il camorrista , opera prima di Giuseppe Tornatore. www.associazionepasolini.org

Ignazio Silone e il terremoto

Ignazio Silone, l'autore di Fontamara , Pane e vino , Il Segreto di Luca , nacque a Pescina, nella Marsica, nel 1900. Il 13 gennaio 1915 un terribile terremoto colpì la città di Avezzano e Silone perse molti familiari, tra cui sua madre. Pochi mesi dopo il sisma, Silone scriveva a suo fratello: « Ahimè! son tornato a Pescina, ho rivisto con le lagrime agli occhi le macerie; sono ripassato tra le misere capanne, coperte alcune da pochi cenci come i primi giorni, dove vive con una indistinzione orribile di sesso, età e condizione la gente povera. Ho rivisto anche la nostra casa dove vidi, con gli occhi esausti di piangere, estrarre la nostra madre, cerea, disfatta. Ora il suo cadavere è seppellito eppure anche là mi pare uscisse una voce. Forse l'ombra di nostra madre ora abita quelle macerie inconscia della nostra sorte pare che ci chiami a stringerci nel suo seno. Ho rivisto il luogo dove tu fortunatamente fosti scavato. Ho rivisto tutto... ». Nel 1949 scrisse invece Uscita di

Un appello al governo

Sul sito web del quotidiano L'Unità (www.unita.it) è possibile firmare una petizione che recita: Chiediamo al governo, alle istituzioni e alle forze politiche di non sprecare gli oltre 400 milioni di euro destinati all'organizzazione dei referendum, accorpandoli alle elezioni europee. Quei fondi potrebbero essere destinati alle vittime del terremoto in Abruzzo e alla ricostruzione. Ecco l'indirizzo dove poter aderire alla petizione. http://petizioni.unita.it/redazioneonline/terremotoreferendum_30.shtml www.associazionepasolini.org

Raccolta beni di prima necessità

L'Associazione Culturale Pier Paolo Pasolini di Cervaro (Fr), in collaborazione con l'UDAC (Unione delle Associazioni Cervaresi) e la Protezione Civile di Alatri, sta organizzando una raccolta di beni di prima necessità per le popolazioni de L'Aquila e provincia colpite dal terremoto. La raccolta verrà effettuata il giorno 9 aprile dalle 16.30 a Cervaro nella sede dell'Associazione Pasolini in Via Cervo, 7 e il giorno 10 Aprile dalle ore 10 in Piazza San Paolo. Ringraziamo fin da ora tutti coloro che vorranno dare il loro contributo. www.associazionepasolini.org

Tre ipotesi sulla morte di Pinelli

Ipotesi su Giuseppe Pinelli è un breve film di inchiesta di Elio Petri girato nel 1970 con la collaborazione dello sceneggiatore Ugo Pirro. Fa anche parte del lungometraggio Ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli , di cui ne costituisce una parte. Le ipotesi formulate dalla polizia sulla morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli, precipitato da una finestra della questura di Milano nei giorni seguenti la strage di Piazza Fontana, sono ricostruite in questo film di 12 minuti (forse la durata non è casuale, 12 i minuti, come 12 è il giorno di dicembre in cui è scoppiata la bomba) da attori del Gruppo teatro di strada, Gian Maria Volonté, Renzo Montagnani e Luigi Diberti. L'inchiesta sulla morte di Pinelli, condotta dal giudice Gerardo D'Ambrosio, si chiuderà nel 1975 stabilendo che Pinelli ebbe un malore attivo . È un film dal sapore amatorial-autoriale. Si vedono i ciak e gli attori parlano direttamente al pubblico. www.associazionepasolini.org

Uno strano caso editoriale

Qualche tempo navigando in rete ho scoperto l'esistenza di un libro scritto da Nanni Balestrini. Il titolo è Sandokan. Storia di camorra , edito dalla Einaudi. Già dal titolo sappiamo di chi si sta parlando. Il libro però è praticamente irreperibile. In tutte le grandi librerie di Roma è fuori catalogo. Sui siti dove normalmente verifico la disponibilità di volumi introvabili, il libro è catalogato ma viene dato non disponibile da tempo. Una breve recensione recita: « In un paesino degradato del Casertano, per sfuggire alla misera vita contadina dei padri, un gruppo di giovani sceglie la scorciatoia della delinquenza. Decisi a non arrestarsi di fronte a nulla, in breve tempo essi fanno strage dei camorristi rivali e sottomettono tutti i clan della zona. Impadronitisi di ogni traffico illecito, arrivano a creare un immenso impero economico internazionale, più potente e ricco della stessa mafia siciliana. La folgorante ed efferata parabola si conclude con una sanguinosa guerra intern