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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

La vittoria di chi non conta nulla

Era la sua festa. Anzi, no. La loro festa. I 60 anni di Nino D'Angelo erano l'occasione giusta per unire il cantante con il "popolo delle sue canzoni". Doveva essere un atto d'amore reciproco. E così è stato, in uno stadio San Paolo con il sogno (malcelato) di vincere lo scudetto il prossimo anno. D'Angelo non è solo la personificazione del suo popolo, ma il suo punto di riferimento, l'esempio (nobile) da seguire. Un popolo umile, educato, generoso, innamorato, appassionato. Un popolo che conosce la fatica e il sudore del vivere quotidiano. Un popolo che il segno di esistenze precarie e vite di scarto ce l'ha disegnato sul viso. Un marchio che è un'eredità da tramandandare di padre in figlio. Un popolo che forse non ha mai conosciuto rappresentanza politica e che ieri lo ha confermato. Al comparire del volto di De Magistris sullo schermo, ha lanciato fischi sonori. Ovazioni per Merola, Troisi, Pino Daniele, De Filippo, Totò. Poco