Caro Leo, da oggi, noi che amiamo Diego dall'eternità, rivolgeremo il nostro sguardo a te con un pizzico di affetto in più. Continueremo a guardarti come uno dei più grandi di un secolo, il ventunesimo, che facciamo fatica a interpretare. Lo faremo con la tranquillità di chi ha la coscienza a posto, di chi (neanche fosse una lotta di liberazione e di resistenza) ha saputo sempre da che parte stare, di chi non ha avuto tentennamenti di fronte ai tuoi numeri da spavento, alla tua bacheca zeppa di trofei. E ti vorremo più bene di quanto non te ne abbiamo voluto fino ad oggi. E sai perché? Perché il nostro D10S non potrà più essere nominato invano. Sarai una appendice della sua biografia. Sarai quello che ha provato a superarlo, ma che non lo ha neanche raggiunto. Noi lo sapevamo che era così, che non avevi la forza per caricarti sulle tue spalle qualcosa che andasse al di là del rettangolo di gioco e ti abbiamo sempre osservato con un pizzic...