Maurizio Crosetti è proprio innamorato di Bonucci. Qualche tempo fa lo ha anche chiamato "Beckenbonucci". Guai a chi glielo tocca, insomma. Su La Repubblica di oggi - dissertando sulla filosofia del rigore - se la prende (giustamente) con Zaza e Pellè ("Quelli veniva proprio voglia di acchiappargli per le orecchie") e dice che è impossibile prendersela con Bonucci, "uno dei pochi veri campioni di questa truppa". Eppure io continuo a pensare che il gesto di Bonucci, lo sciacquarsi la bocca ogni qual volta buca il portiere avversario, non sia da campione, ma da bullo di quartiere, da sbruffone e sia degno di una interdizione antropologica e culturale dai campi di gioco. Provate a immaginare Neuer che si riscatta parando il suo penalty nella lotteria finale, si giri a turno verso il pubblico teutonico, l'avversario affranto per il rigore fallito, le telecamere di tutto il mondo e scimmiotti quel gesto insopportabile. Come l'avremmo presa noi italia...