Sono giorni tristi quelli che stiamo vivendo. Giorni che probabilmente ci ricorderemo e su cui verseremo lacrime amare. La dimensione comunicativa è divisa tra il Festival di Sanremo degli ascolti record e i gravissimi fatti di Macerata. Ed è nella cittadina marchigiana che in queste ore si sta giocando il futuro di questo Paese. È lì, dove persone dalla pelle ebano sono state oggetto del piombo fascista, che si farà la nuova Italia, oppure si morirà civilmente, per rinascere non so cosa. È nella piazza di sabato che capiremo quale sarà il destino finale della nostra Costituzione, nell'anno del suo 70esimo compleanno. Minuto dopo minuto ci rendiamo definitivamente conto che l'antifascismo non è più il collante che ci tiene insieme come cittadini, come corpo sociale, come comunità immaginata. Abbiamo capito che la Costituzione, nonostante il referendum del 4 dicembre 2016 (sul cui senso politico forse non si è abbastanza riflettuto), è stata sottoposta a una spoliazi...