Passa ai contenuti principali

Serie A's fourth round: Roma and Napoli don't stop anymore



Napoli beats a bad Milan at San Siro after 27 years. Roma wins the Derby against Lazio. Inter, Juventus and Fiorentina share second position

The story of this fourth round starts from these frames. While Milan's striker Mario Balotelli is bare-chested and Luca Banti issues him the red card, Napoli's supporters are exulting. The match finished just a second ago. Azzurri - after beating Borussia Dortmund in Champions League - storm San Siro after 27 years (1-2, Britos, Higuaín) and can still and again share the top of the table with Roma. Milan loses the second match of the season. Allegri is afflicted. A furious Super Mario is discussing with the referee after the final whistle. Without a doubt, he is the pleasure and pain of this Milan. He played a personal match against Pepe Reina, scored a wonderful consolation goal only at 91', but at 61' the perfect shooter missed the first penalty in his career. Reina is the first goalkeeper who hypnotized him.

In the afternoon, Roma-Lazio's Derby was more than a football match. Giallorossi won its fourth consecutive match beating Lazio 2-0 (Balzaretti, Ljajić) and could revenge the defeat in Coppa Italia Final of the last May (1-0 for Biancocelesti). Balzaretti burst into tears after scoring the first goal and Ljajić converted a penalty in injury time. Rudi Garcia annotated with a French proverb: "We put the church back in the center of town". Now, Giallorossi can pray with easy conscience.

Fiorentina, Juventus and Inter are in second position with 10 points. Viola - without Gomez and Cuadrado - won an away game against Atalanta (2-0). Pepito Rossi scored his fourth goal. Tevez and Llorente gave Juventus the third victory of the season. If Hellas Verona was a tough not for Bianconeri (2-1), Sassuolo shown all its vulnerability against Inter. Nerazzurri won 7-0 in the lunch-match. Welcome back after seven months to Diego Milito who scored two goals at Mapei Stadium. Now Mazzarri can count on El Principe too.

Catania and Parma got a colorless draw (0-0). Torino won at Bologna (2-1) and reinforce this good first month. It seems that Cerci - Torino's winger - studies Robben's movements and dreams of next Fifa World Cup.


On Saturday, Chievo defeated Udinese (2-1), Genoa-Livorno equalized (0-0), and Cagliari-Sampdoria had a pyrotechnical final with two goals in the add time (2-2).

ANDREA MECCIA - http://www.serieaddicted.com/news.php?id=128

Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, Baires: Maradonologia. Una bella chiacchierata con Pablo Alabarces

«Fútbol y Patria». «Peronistas, Populistas y Plebeyos». «Historia mínima del fútbol en América Latina». Questi sono solo tre titoli di una ricca produzione saggistica fatta di cronache politico-culturali e indagini sociologiche e letterarie. Chi vuole sapere di calcio e cultura popolare sudamericana deve passare per gli scritti di Pablo Alabarces e capirà qualcosa di cantanti mitologici come Palito Ortega, rock, tifoserie, sistema mediatico, violenza da stadio. Sociologo, argentino classe 1961, Alabarces è titolare di cattedra presso la UBA, l’Università di Buenos Aires. Lo incontriamo a Roma, zona Stazione Termini. Pablo è da poco rientrato nella capitale al termine di un bel soggiorno in una Napoli ebbra di festa per lo scudetto e dopo aver visitato Viggianello, borgo della Basilicata ai piedi del Pollino. «È la quinta volta che sono in Italia. Non ero mai stato nel paese dove nel 1882 nacque Antonio Carmelo Oliveto, mio nonno materno», ci racconta mentre ci incamminiamo verso Piazza

Remo Rapino, un undici fantastico e fantasioso

La storia del calcio è fatta anche di formazioni recitate tutte d’un fiato. Dal glorioso e drammatico incipit Bacigalupo-Ballarin-Maroso del Grande Torino al Zoff-Gentile-Cabrini – buono per la Juve di stampo trapattoniano e per l’Italia di Spagna ’82 – passando per il Sarti-Burgnich-Facchetti della Grande Inter del mago Herrera. Se, citando Eduardo Galeano oltre ad essere mendicanti di buon calcio, lo fossimo anche di letteratura ci sarebbe un nuovo undici da imparare a memoria. Un undici fantastico e fantasioso agli ordini dell’allenatore-partigiano Oliviero che fa così: Milo, Glauco, Osso Nilton, Treccani, Giuseppe, Wagner, Berto Dylan, Efrem Giresse, Pablo, Baffino, Nadir. Una squadra-romanzo piena del sapore della vita, che si confessa in prima persona. A immaginarla in Fubbàll (Minimum Fax, pp. 148, 16 euro) è stato Remo Rapino (1951), insegnante di storia e filosofia di stanza nell’abruzzese Lanciano e già premio Campiello 2020 con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio . 

Farsi una foto con Dios. L'intervista al fotografo Carlo Rainone

Sette anni fa Carlo Rainone (Palma Campania, 1989), fotografo-documentarista con un curriculum fatto di studi e collaborazioni internazionali, decide di scavare nel ventre della Napoli degli anni ’80, quelli, non solo, del dopo-terremoto, delle guerre di camorra e del contrabbando. Un immaginario che il cinema di questi anni sta riportando in superficie, dal Sorrentino di È stata la mano di Dio al Mixed by Erri di Sidney Sibilia senza dimenticare il Piano piano di Nicola Prosatore. L’obiettivo dell’indagine è assoluto, laborioso e faticoso ma il confronto costante con il fotografo Michel Campeau è di grande supporto. Bisogna infatti scovare la «foto con Maradona», il re della Napoli calcistica per sette tortuosi anni, il patrono pagano della moderna Partenope. Rainone inizia ad inseguire fotografie già scattate. Icone conservate in album di famiglia o piegate in portafogli, appese sui muri di negozi e laboratori, case, pizzerie e ristoranti. La consapevolezza sta tutta nelle parole