Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Cassino, la memoria della guerra e la stele per i parà tedeschi

A proposito di quanto sta accadendo a Cassino sull'installazione di una stele in memoria dei paracadutisti tedeschi, mi sembra interessante rileggere quanto scritto dallo storico Giovanni De Luna ne "Il corpo del nemico ucciso" (Einaudi, 2006). Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi, ma anche una bussola. Servono a non perdere l'orientamento. E a trovare nuove rotte. «Oggi i luoghi di morte sono diventati luoghi di memoria. La loro geografia ridisegna la mappa degli sbarchi (Gela, Salerno, Anzio), le lunghe soste sul fronte della “Linea Gustav”, poi l’interminabile inverno sui contrafforti della “linea gotica”, il dilagare delle armate angloamericane nella pianura padana. Sessant’anni dopo in quei posti ci sono solo cimiteri. Ma nessuno è un “campo santo”, un posto consacrato al dolore e al ricordo (…) (in ogni cimitero una concezione diversa della morte come della politica, della cultura, della storia). A Cassino quello dei soldati tedeschi si può visita

Il Napoli, la Juventus e i tifosi bianconeri come don Mimì di Filumena Marturano

Essere tifoso Non sono napoletano di origine e sono un tifoso del Napoli. Senza aggettivi. Una persona che non scandisce la propria vita sociale secondo i palinsesti del campionato di calcio e che vorrebbe andare più spesso allo stadio perché ama i riti collettivi. Non sono abbonato alle pay-tv. Non dico che mi basta sentire la partita alla radio, ma siamo quasi lì. E comunque durante i 90 minuti in cui la mia squadra scende in campo il sangue ribolle e essere aggiornato “minuto per minuto” è come l’acqua per i pesci. Se certe uscite del presidente o dell’allenatore non mi piacciono, lo ribadisco e lo sottolineo. Se il Napoli ha cadute di stile, sono il primo a riconoscerle. Non sono solito prendere in giro gli avversari. Conta quello che fa la mia squadra, non quello che succede agli altri. Tra tutte i club di serie A, quello che malsopporto è la Juventus. Per mille motivi. Quest’anno ancora di più, ovviamente, perché con ogni probabilità i bianconeri suoneranno la settima sinfoni

Memo - Memorie in movimento

Da ieri, MeMo - memorie in movimento , il nuovo progetto di Cinemovel Foundation di cui sono stato consulente scientifico, è ufficialmente attivo. Si tratta di un percorso multimediale ideato per un bene confiscato a Galbiate (Lecco) e per avviare un’azione didattica, di ricerca e condivisione con gli studenti sul rapporto fra mafia e memoria. Tutte le info su http://memorieinmovimento.it/

"Chi sia codesto Enrico..."

"Chi sia codesto Enrico è sin troppo risaputo: di mediocre intelletto (non si sa che voti prenda né se riesca promosso a fine anno), oppresso sin dalla più tenera infanzia da un padre, da una madre e da una sorella che gli scrivono nottetempo come sicari dell'OAS, lettere pressoché minatorie sul suo diario, egli vive continuamente immerso in umbratili complessi, un po' diviso tra l'ammirazione prona per un Garrone che non perde occasione per far della bassa retorica elettorale (...) e d'altro lato una sorta di attrazione omosessuale per il Derossi (...). Tra questi poli è l'Enrico: di carattere impreciso, incostante nei suoi propositi etici, schiavo di ambigui culti della personalità, non poteva essere gran che diverso col padre che si ritrovava, torbido personaggio costui, incarnazione di quell'ambiguo socialismo umanitario che precedette il fascismo, e in cui l'ideologia dolciastra stava alla lotta di classe come il repubblicanesimo di Carducci a

Valzer per un amore

È sorto un nuovo Paese dal ventre di queste urne, al di là del Governo che scaturirà dai passaggi parlamentari. Così si legge (giustamente) in queste ore. Un'Italia rinnovata che vede definitivamente affermarsi partiti che non hanno nulla da condividere con i valori resistenziali, capaci di generare la Costituzione repubblicana. Un dato di fatto che si palesa dopo una incubazione lunga circa trent'anni. Dal 1989 in poi, all'indomani della caduta del Muro, del terremoto politico-giudiziario di Tangentopoli e le stragi terroristico-mafiose, si sono affacciate sul panorama politico italiano, prendendone in mano il governo a più riprese, nuove forze politiche (Forza Italia, Lega, An) che con la guerra di Liberazione e il referendum Repubblica-Monarchia non avevano alcunché da spartire. Il processo di trasformazione della politica italiana si è consolidato poi con l'affermarsi del Movimento Cinque Stelle e la caduta di rappresentanza dei partiti di sinistra, delle coalizio