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Vignette dell'altro mondo

Non riesco a scrivere ad interpretare bene i fatti in questi giorni. La forza della natura lascia attoniti. La stoltezza dell'uomo fa rabbia. E il terremoto che ci ha trovato così fragili destabilizza le coscienze. Ho dato il mio piccolo contributo di cittadino recandomi con un "convoglio umanitario" nei pressi de L'Aquila. Non ho incontrato nessuno cui regalare un sorriso. Non mi sento a posto con la coscienza. Per nulla. Ma la storia di Vauro è incomprensibile al di là di una bieca logica di censura da parte del governo e del clima di unità nazionale nato dalle macerie del terremoto. A questo proposito pubblico qui una vignetta apparsa in questi giorni su Pagina 12, quotidiano argentino, quindi pubblicato in un "Paese del Terzo Mondo" che ha ritrovato la libertà e la democrazia da poco meno di trent'anni. Questa vignetta parla dell'ammiraglio argentino Emilio Massera, iscritto alla Loggia P2 di Licio Gelli, uno dei massimi responsabili dell'Esma, la Scuola di Meccanica della Marina argentina a Buenos Aires, dove iniziarono i voli della morte e dove migliaia di persone vennero torturate e uccise.
Ora Massera verrà processato in Italia. E'accusato di concorso nella morte di tre cittadini di origine italiana durante la dittatura militare.
Uno dei protgonisti della vignetta dice che Massera non sarà in Italia (perchè gravemente ammalato). L'altro risponde che l'Italia non lo vuole perchè gli basta già il terremoto che l'ha colpita.
Per concludere anticipiamo una dichiarazione di Gasparri:«Vorrei dire innanzitutto che non accettiamo lezioni di moralità e sarcasmo gratuito dall'Argentina. Seconda cosa, Pagina 12 è un giornale che va in edicola e chi vuole comprarlo lo può fare tranquillamente, ci mancherebbe altro. Ben altra cosa è lo sciacallaggio mediatico di personaggi come Vauro che dalle frequenze di una rete pubblica finanziata con i soldi dei cittadini attraveso il canone ironizzano e speculano sulla terribile tragedia del terremoto. Il processo cui sarà sottoposto Massera è una vittoria del governo.»

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