Un vecchio sociologo che ho conosciuto ai tempi dell'università, quando parlava del nostro paese, della formazione del nostro Stato, della resistenza e dell'incapacità di effettuare delle cesure con il passato diceva sempre:«I francesi hanno tagliato la testa al re. Noi no».
I Savoia non hanno fatto l'Italia, ma hanno allargato il Piemonte conquistando il Regno delle Due Sicilie (non sono filoborbonico, non sono monarchico) e con la scusa del brigantaggio hanno represso i contadini. Hanno condotto l'Italia nella prima guerra mondiale, considerata da alcuni storici la quarta guerra d'indipendenza.
Hanno consegnato il paese nelle mani di Mussolini rifiutando di firmare lo stato d'assedio il 28 ottobre del 1922 durante la marcia su Roma. L'8 settembre del 1943 sono scappati a Brindisi dopo la firma dell'armistizio. Oggi vincono un reality. Non contenti tornano a fare politica candidandosi alle elezioni europee. Insomma, qualche responsabilità storica ce l'hanno. Ma avere senso storico oggi non si addice molto al nostro paese. Forse se avessimo tagliato la testa al re, qualcosa di diverso sarebbe accaduto. Caro professore, aveva ragione lei.
Emanuele Filiberto e Lorenzo Cesa (UDC)
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