Ugo Pirro: «Indagine... è nato dall'idea mia e di Petri di scrivere ancora un film con un buon ruolo per Volontè(...) Indagine... nacque in un clima arroventato, in un momento di grande euforia politica, di grandi speranze, che entusiasmò sia Petri sia me. Insomma, il film non è proprio immaginabile in un'epoca diversa, cioè dopo o prima del '68 (...) Erano da poco ultimate le riprese quando ci fu l'attentato di Piazza Fontana. Iniziò una grande repressione verso tutte le formazioni di estrema sinistra e noi tememmo che il film potesse essere bocciato dalla censura, se non addirittura sequestrato dalla polizia. La sera in cui Elio finì il mixage, io mi trovavo a una riunione dell'Anac con altri colleghi tra cui Zavattini, Monicelli, pare ci fosse anche Scola. Andammo insieme a vedere la prima copia e al termine il loro primo commento fu: "Andate in galera". Ma erano entusiasti (...) Fu Rondi, credo, a organizzare una proiezione per alcuni generali di Ps(...) Alla fine della proiezione comparve Marina Cicogna (la produttrice n.d.s.) per raccogliere i loro pareri, ma tutti, appena la scorsero, letteralmente fuggirono nel timore di essere ripresi dai fotografi. Il film uscì a Milano. Già al primo spettacolo la sala rigurgitava di alti ufficiali di polizia. Alla fine se ne andarono inferociti e si precipitarono a denunciarlo al sostituto procuratore Caizzi. Caizzi, invece, non ritenne di accettare la denuncia.»
P.s. Il procuratore Giovanni Caizzi si stava occupando della morte di Giuseppe (Pino) Pinelli
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