Era da tempo che non facevo un colloquio di lavoro. In realtà ne ho fatti ben pochi in questi anni di precariato o di attività free lance (che bello darsi un tono e definirsi free lance). Si lavora su segnalazione e conoscenza. Su suggerimento di un amico infedele, avevo inviato il mio curriculum a un sito web di informazione sportiva alla ricerca di collaboratori. Immaginavo che non ci fosse granchè da guadagnare, ma ho pensato che cliccare il tasto "invio" di una mail non mi costava molto e così ho fatto. Come tante altre volte, senza troppe speranze. Invece il curriculum è stato interessante e vogliono spiegarmi il progetto editoriale. Devo aggiungere il loro contatto msn, così potremo chattare e valutare se aderire o meno al progetto. Il carico di lavoro è quasi irrisorio rispetto a ciò cui sono abituato (12 ore settimanlali spalmate su 4 giorni lavorativi), ma per i primi 3 mesi non c'è retribuzione. Se i 3 mesi saranno soddisfacenti percepirò denaro, ma al momento il mio interlocutore non sa nulla circa le condizioni contrattuali. Devo accettare e sperare che le cose vadano bene. E invece non ne voglio sapere nulla. Non si vergognano a disturbare un professionista. Che vadano a morire.
Sei i protagonisti di una grottesca scena messa su dallo Stato italiano. E' il 16 dicembre del 1969 a Roma, in tribunale. Quattro poliziotti ben vestiti, pettinati e con la barba fatta; un ballerino anarchico, con la barba incolta, stravolto dopo una notte insonne per via di un interrogatorio e un tassista milanese. «L'è lü (E' lui)!», escalama il tassista Cornelio Rolandi. «Ma m'hai guardato bene?», ribatte l'anarchico Pietro Valpreda. «Bè, se non è lui, chi'l gh'è no», si convince il Rolandi. E così il mostro fu sbattuto in prima pagina. Il Rolandi si era presentato dai carabinieri di Milano la mattina del 15 dicembre, mentre si svolgevano i funerali di Piazza Fontana, convinto di aver trasportato sul suo taxi il responsabile della strage alla Banca dell'Agricoltura. La sua macchina era posteggiata a poco più di 100 metri dalla filiale. Un uomo con una valigetta aveva chiesto di portarlo nei pressi della Banca e di aspettarlo lì. Pochi minuti dopo era ...
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