Passa ai contenuti principali

“STROZZATECI TUTTI” IL LIBRO – Il nostro impegno civile contro le mafie

STROZZATECI TUTTI
Ventitré scrittori del Sud uniti dall’impegno antimafia

Se trovo quelli che scrivono libri di mafia e vanno in giro in tutto il mondo a farci fare così bella figura, giuro che li strozzoSilvio Berlusconi



Gli autori: Giovanni Abbagnato, Massimiliano Amato, Vincenzo Ammaliato, Anna Bisogno, Alessandro Chetta, Corrado De Rosa, Bruno De Stefano, Emiliano Di Marco, Raffaella Ferrè, Serena Giunta, Andrea Meccia, Antonella Migliaccio, Giorgio Mottola, Iolanda Napolitano, Pietro Nardiello, Sergio Nazzaro, Claudio Pappaianni, Carmen Pellegrino, Francesco Piccinini, Marcello Ravveduto, Gianni Solino, Nello Trocchia, Francesca Viscone

«Ventitre scrittori del sud uniti dall’impegno antimafia. Provengono dal mondo del giornalismo, dell’università, dell’associazionismo e della narrativa. Tutti, anche i più giovani, hanno esperienze di scrittura su mafia, ‘ndrangheta e camorra. Strozzateci Tutti è una risposta civile a Silvio Berlusconi che, ad Olbia nel novembre 2009, ha giurato di voler «strozzare quelli che scrivono libri di mafia».
Proponiamo ai lettori un’osservazione partecipata della realtà mafiosa. Un’analisi declinata in ambienti, territori e professioni eterogenee. Un’indagine materiale e culturale che scandaglia il senso comune dei fenomeni, i riflessi psicologici e le risorse per liberare i corpi e le coscienze dalla costrizione criminale.
Ognuno, con la sua sensibilità, con la sua specializzazione, contribuisce alla “scrittura contaminata” del blog e dell’antologia. Un collettivo antimafia che riunisce saperi e competenze. Vogliamo divulgare la conoscenza dei fenomeni mafiosi stimolando curiosità e immedesimazione. Una esortazione alla discussione pubblica militante e plurale. Un utile strumento di consultazione per quanti vogliono penetrare la “normalità” mafiosa.
L’antologia – in libreria dal 30 settembre 2010 – contiene 18 saggi suddivisi in due sezioni: le Mafie quotidiane e la modernizzazione delle Mafie. Nella prima sono raccolti gli argomenti psico-sociali, le cronache, le inchieste e i racconti legati al territorio; nella seconda si concentrano gli approfondimenti di storia, sociologia, economia e i temi afferenti all’immaginario collettivo.
Le difficoltà di una scrittura civile antimafia, la violenza dei casalesi, il coinvolgimento dei migranti nelle organizzazioni criminali, l’espansione economica della ‘ndrangheta, l’oscuro lavoro dei cronisti precari, la mentalità mafiosa e i suoi risvolti psicologici, la collusione triangolare tra politica affari e mafie, la distruzione sistematica dell’ambiente, le storie dei ragazzi di periferia, la musica di malavita, i corsi e ricorsi storici di cosa nostra, le patologie dello “strano” regionalismo siciliano, le storie di donne camorriste tra Ottocento e Novecento, la penetrazione nei mercati esteri, il controllo mafioso delle celebrazioni religiose, l’anomalia dei beni confiscati, la memoria delle vittime innocenti rappresentano il magma incandescente dell’opera, scevra da luoghi comuni e stereotipi consumati.
La lotta alla criminalità organizzata non si risolve con un blog o con un libro, ma chi decide le sorti del nostro Paese non può ignorare che esistono scrittori pronti a farsi strozzati per continuare a scrivere contro le mafie. Per questo abbiamo deciso di devolvere i diritti d’autore alla fondazione Agoravox per l’apertura di una redazione a Scampia, testimoniando concretamente il nostro impegno a favore della libertà di espressione e di pensiero».

IL LIBRO:

MAFIE QUOTIDIANE

- La linea della palma. Una mappa delle mafie, di Bruno De Stefano
- La ‘ndrangheta in comune, di Nello Trocchia
- A casa del boss . Un viaggio nei beni confiscati alla camorra, di Pietro Nardiello
- Eppur si nasce. Afrodomiziani e cosmoriacesi: le seconde generazioni di immigrati in terra di mafie, di Alessandro Chetta e Giorgio Mottola
- La notte nera. Le feste della camorra, di Claudio Pappaianni
- Le vite accanto, di Raffaella R. Ferre
- Ragazzi di Casale, di Gianni Solino
- Trenta righe, trenta chilometri, di Vincenzo Ammaliato
- Scrittura Camorrae, di Sergio Nazzaro

MAFIE INTERPRETATE

- Corsi e ricorsi “sicilianisti” Tra isolazionismo e rivendicazionismo – di Giovanni Abbagnato
- Il morto che balla e il Dio mafioso. Canzoni di ‘ndrangheta e manipolazione dei media, di Francesca Viscone
- Noi non c’entriamo nulla, di Francesco Piccinini
- La mafie tra piccolo e grande schermo, di Andrea Meccia e Anna Bisogno
- Mafie e sottosviluppo psicologico, di Corrado De Rosa e Serena Giunta
- Il triangolo della camorra storia di una evoluzione, di Massimiliano Amato
- Donna camorra storie di camorriste tra Ottocento e Novecento, di Antonella Migliaccio e Iolanda Napolitano
- Terra, cemento e potere storie dalla domiziana, di Emiliano Di Marco e Carmen Pellegrino
- La religione dell’antimafia vittime, eroi, martiri e patrioti della resistenza civile, di Marcello Ravveduto

STROZZATECI TUTTI
, Aliberti editore. A cura di Marcello Ravveduto. Prefazione di Marco Travaglio. In libreria dal 30 settembre 2010, 639 pp. – € 20,00

Commenti

Post popolari in questo blog

«L'è lü!». E il mostro fu sbattuto in prima pagina...

Sei i protagonisti di una grottesca scena messa su dallo Stato italiano. E' il 16 dicembre del 1969 a Roma, in tribunale. Quattro poliziotti ben vestiti, pettinati e con la barba fatta; un ballerino anarchico, con la barba incolta, stravolto dopo una notte insonne per via di un interrogatorio e un tassista milanese. «L'è lü (E' lui)!», escalama il tassista Cornelio Rolandi. «Ma m'hai guardato bene?», ribatte l'anarchico Pietro Valpreda. «Bè, se non è lui, chi'l gh'è no», si convince il Rolandi. E così il mostro fu sbattuto in prima pagina. Il Rolandi si era presentato dai carabinieri di Milano la mattina del 15 dicembre, mentre si svolgevano i funerali di Piazza Fontana, convinto di aver trasportato sul suo taxi il responsabile della strage alla Banca dell'Agricoltura. La sua macchina era posteggiata a poco più di 100 metri dalla filiale. Un uomo con una valigetta aveva chiesto di portarlo nei pressi della Banca e di aspettarlo lì. Pochi minuti dopo era ...

«E a Palermo che birra bevete?»

Palermo, ore 22 circa È sera, ma fa caldo come se fosse mezzogiorno. Siamo ad agosto. Alessandra è andata a dormire. È stanca. Oggi è stato un lungo giorno. Parecchie ore prima Dormiamo in un ostello nel cuore di Ballarò. Dalla stanza da letto si vede la cupola della chiesa del Carmine. Dalle macchine e dalle finestre la colonna sonora che attraversa la città è la musica napoletana neomelodica. Sui muri scorticati e degradati decine e decine di manifesti annunciano i concerti di Gianni Celeste, Mauro Nardi, del piccolo Patrizio, di Gianni Antonio, Gianni Nani, Marco Bologna, Gianni Vezzosi, Tony Colombo e altri ancora. Nino D’Angelo è stato qui a cantare a luglio per la festa di Santa Rosalia. La ragazza della reception ci dice che Nino è un mito a Palermo. Prendiamo la macchina. Oggi dobbiamo andare a Corleone e Portella della Ginestra. Sentivo la necessità vitale di vedere il paese di Liggio, Riina e Bagarella. Dovevo andare a vedere il luogo in cui erano stati uccisi qu...

“La piovra” in onda e la tv battezzò il racconto della mafia

Rai Uno, 11 marzo 1984, ore 20.30. Dopo il Tg, il primo canale della Radio televisione italiana presenta «un film in sei puntate». «Panorami siciliani profondi: un commissario venuto dal Nord indaga sulla morte di un collega, sulla figlia rapita, su una ragazza misteriosa e gattopardesca dedita alla droga, su fatti che non riesce a spiegare, su altri fatti che invece sa spiegarsi benissimo ma che non può provare». Così si legge sul Radiocorriere di quella settimana. Si tratta del primo episodio di uno sceneggiato che, ibridando generi differenti, conterà dieci edizioni. Il pubblico italiano, nell’anno del trentennale del piccolo schermo, guarda «una storia esemplare di mafia» che segnerà per sempre l’immaginario nazionale e internazionale sulla rappresentazione del grande crimine e della Sicilia. La trama di quella prima stagione l’hanno scritta Nicola Badalucco, trapanese, Lucio Battistrada e Massimo De Rita. La sceneggiatura è del premio Oscar Ennio De Concini. Le musiche di Riz Orto...