Barbara Scaramucci Direttrice Teche Rai: “Non
vedo l’ora, giuro, di essere assediata da ventenni che propongano
programmi per Internet da realizzare con le Teche. Li vorrei
irriverenti, entusiasti, spericolati, ma… ma per ora non li vedo (…). O
meglio non ci sono dentro la Rai, dove potrebbero interagire al meglio
con chi è venuto prima di loro” (Espresso, 4 Ottobre 2012). Chissà quali sino i meccanismi di selezione per
lavorare presso le Teche affinché un ventenne di oggi e di domani sappia
come fare. Che sia irriverente, entusiasta e spericolato. Mamma Rai lo
aspetta per mettere mano nel grande archivio che racconta ciò che siamo
stati, ciò che siamo e ciò che saremo.
«Fútbol y Patria». «Peronistas, Populistas y Plebeyos». «Historia mínima del fútbol en América Latina». Questi sono solo tre titoli di una ricca produzione saggistica fatta di cronache politico-culturali e indagini sociologiche e letterarie. Chi vuole sapere di calcio e cultura popolare sudamericana deve passare per gli scritti di Pablo Alabarces e capirà qualcosa di cantanti mitologici come Palito Ortega, rock, tifoserie, sistema mediatico, violenza da stadio. Sociologo, argentino classe 1961, Alabarces è titolare di cattedra presso la UBA, l’Università di Buenos Aires. Lo incontriamo a Roma, zona Stazione Termini. Pablo è da poco rientrato nella capitale al termine di un bel soggiorno in una Napoli ebbra di festa per lo scudetto e dopo aver visitato Viggianello, borgo della Basilicata ai piedi del Pollino. «È la quinta volta che sono in Italia. Non ero mai stato nel paese dove nel 1882 nacque Antonio Carmelo Oliveto, mio nonno materno», ci racconta mentre ci incamminiamo verso Piazza
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