“È da
anni che noi Madri di Plaza de Mayo, dal momento che abbiamo dato vita alla
nostra lotta, abbiamo mantenuto relazioni solamente con i sacerdoti
terzomondisti. Noi abbiamo stilato una lista di 150 sacerdoti assassinati dalla
dittatura, che la chiesa
ufficiale non ha mai rivendicato. Noi Madri abbiamo parlato della chiesa
ufficiale quando nessuno ne parlava. La chiesa ufficiale è reazionaria quella
del Terzo Mondo è invece liberatrice. Continuiamo a intrattenere rapporti solo
con i sacerdoti terzomondisti e su questo Papa appena eletto possiamo solo
dire: Amen” – Hebe de Bonafini, Presidente Associazioni Madres de Plaza de
Mayo, in visita in questi giorni in Italia
Palermo, ore 22 circa È sera, ma fa caldo come se fosse mezzogiorno. Siamo ad agosto. Alessandra è andata a dormire. È stanca. Oggi è stato un lungo giorno. Parecchie ore prima Dormiamo in un ostello nel cuore di Ballarò. Dalla stanza da letto si vede la cupola della chiesa del Carmine. Dalle macchine e dalle finestre la colonna sonora che attraversa la città è la musica napoletana neomelodica. Sui muri scorticati e degradati decine e decine di manifesti annunciano i concerti di Gianni Celeste, Mauro Nardi, del piccolo Patrizio, di Gianni Antonio, Gianni Nani, Marco Bologna, Gianni Vezzosi, Tony Colombo e altri ancora. Nino D’Angelo è stato qui a cantare a luglio per la festa di Santa Rosalia. La ragazza della reception ci dice che Nino è un mito a Palermo. Prendiamo la macchina. Oggi dobbiamo andare a Corleone e Portella della Ginestra. Sentivo la necessità vitale di vedere il paese di Liggio, Riina e Bagarella. Dovevo andare a vedere il luogo in cui erano stati uccisi qu...
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