Il Califfo, vicino al suo faccione da maschiaccio latino e borgataro, volle quello angelico di Eros. Quel bel bambino biondo avrebbe potuto prestare il suo viso allo spot di qualche merendina o di qualche giocattolo e invece si ritrovò sulla copertina di Tutto il resto è noia. Il papà di Eros non era mica uno qualunque. Si chiamava Francis. Era un milanese amico dei Marsigliesi, rivale e sodale del bel Renè, amico di siciliani e napoletani che sapevano il fatto loro. A Francis piaceva la voce romanaccia di quel Califfo che aveva conosciuto anche le galere patrie. Si erano conosciuti a Milano e volevano darsi al cinema insieme. Un giorno però a Francis, in una prigione sarda, ‘O Animale gli strappò il cuore e forse se lo mangiò pure. Qualche tempo dopo ‘O Professore, quello che scriveva poesie ed era a capo un esercito di migliaia di uomini, da dietro la cella rivolgendosi a Joe, il giornalista dal naso aquilino, disse: “’O animale? È amico mio da piccolo… ma chi va sulla sua strada lo trova…”. A Francis era andata proprio così e al Califfo non era rimasto che continuare a cantare...
Sei i protagonisti di una grottesca scena messa su dallo Stato italiano. E' il 16 dicembre del 1969 a Roma, in tribunale. Quattro poliziotti ben vestiti, pettinati e con la barba fatta; un ballerino anarchico, con la barba incolta, stravolto dopo una notte insonne per via di un interrogatorio e un tassista milanese. «L'è lü (E' lui)!», escalama il tassista Cornelio Rolandi. «Ma m'hai guardato bene?», ribatte l'anarchico Pietro Valpreda. «Bè, se non è lui, chi'l gh'è no», si convince il Rolandi. E così il mostro fu sbattuto in prima pagina. Il Rolandi si era presentato dai carabinieri di Milano la mattina del 15 dicembre, mentre si svolgevano i funerali di Piazza Fontana, convinto di aver trasportato sul suo taxi il responsabile della strage alla Banca dell'Agricoltura. La sua macchina era posteggiata a poco più di 100 metri dalla filiale. Un uomo con una valigetta aveva chiesto di portarlo nei pressi della Banca e di aspettarlo lì. Pochi minuti dopo era ...
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