Ieri abbiamo visitato la mostra "Mc Mafia", la mostra sulle mafie raccontate nei fumetti (Museo di Roma in Trastevere - Associazione daSud).
Nelle tavole esposte, ci hanno colpito soprattutto i sorrisi
tratteggiati con candore di chi ha pagato con la vita la sua
straordinaria normalità quotidiana. Per questo la tavola che ci ha fatto
più male e su cui non smetteremmo mai di riflettere è quella di Mauro Biani dedicata al tema "memoria". Ci sono le sagome decollate di due
uomini vestiti in giacca e cravatta. L'uomo di sinistra tende con la
postura verso l'uomo di destra e viceversa. Sono Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino che ci invitano "cortesemente" a dimenticarli, a
metterli da parte. Un disegno amaro e profondo che interroga la nostra
capacità di vivere quotidianamente gli imperativi morali della memoria,
che invita a riflettere sulla credibilità e sulla qualità dell'attuale
azione politica, sociale e economica dell'antimafia italiana. Un disegno
che ci abbatte perché reinterpretazione di una celebre foto scattata ai
magistrati siciliani da Tony Gentile pochi mesi prima di essere uccisi.
Falcone e Borsellino nella loro essenza umana. Giovanni che confida
qualcosa a Paolo che annuisce e sorride. Giovanni e Paolo sereni e
battaglieri di fronte all'opinione pubblica. Giovanni e Paolo
straordinari creatori di senso. Come questo disegno amaro ma doveroso.
Palermo, ore 22 circa È sera, ma fa caldo come se fosse mezzogiorno. Siamo ad agosto. Alessandra è andata a dormire. È stanca. Oggi è stato un lungo giorno. Parecchie ore prima Dormiamo in un ostello nel cuore di Ballarò. Dalla stanza da letto si vede la cupola della chiesa del Carmine. Dalle macchine e dalle finestre la colonna sonora che attraversa la città è la musica napoletana neomelodica. Sui muri scorticati e degradati decine e decine di manifesti annunciano i concerti di Gianni Celeste, Mauro Nardi, del piccolo Patrizio, di Gianni Antonio, Gianni Nani, Marco Bologna, Gianni Vezzosi, Tony Colombo e altri ancora. Nino D’Angelo è stato qui a cantare a luglio per la festa di Santa Rosalia. La ragazza della reception ci dice che Nino è un mito a Palermo. Prendiamo la macchina. Oggi dobbiamo andare a Corleone e Portella della Ginestra. Sentivo la necessità vitale di vedere il paese di Liggio, Riina e Bagarella. Dovevo andare a vedere il luogo in cui erano stati uccisi qu...
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